La ASD GattobikeTeam vanta il grande onore di annoverare tra i tesserati (nonchè sostenitori attivi) una folta schiera di professionisti. Tra questi il Dottor Armando Conchiglia, Neuroradiologo Interventista Spinale, responsabile dell’unità interventistica spinale (Spine Solutions) di Roma, il quale oggi ci spiega come liberarsi dal mal di schiena senza ricorrere alla chirurgia. Il mal di schiena è una delle patologie più diffuse al mondo. Colpisce trasversalmente tutte le fasce della popolazione, dai più giovani ai più anziani, dagli sportivi a chi adotta uno stile di vita sedentaria. La buona notizia è che oggi, grazie a nuove tecnologie ed eccellenze mediche, è possibile trattare e risolvere le ernie discali, le protrusioni e altre patologie spinali – spesso dolorose e invalidanti – senza interventi chirurgici. Dott. Conchiglia, può aiutarci a capire meglio cosa sono ernie e protusioni? Come si manifestano e, soprattutto, come si curano? È un piacere per me poter fornire informazioni ai nostri amici sportivi sulle soluzioni e cure relative a queste patologie molto diffuse. L’ernia del disco, in particolare, è la principale patologia degenerativa della colonna spinale. Una condizione che talvolta può estendersi anche alla gamba, andando a comprimere il nervo sciatico ed il nervo crurale. La localizzazione più frequente interessa i dischi intervertebrali L4-L5 e L5-S1, seguiti dai dischi della regione cervicale (C5-C6, C6-C7) e, più raramente, da quelli in sede toracica. Il disco, costituito da una parte esterna detta anulus fibroso, e da una parte interna ad elevato contenuto di acqua, il cosiddetto nucleo polposo, ha una funzione dinamica fondamentale per la mobilità, fungendo da ammortizzatore tra le vertebre e contribuendo a rendere la colonna spinale flessibile. Nelle ernie è possibile notare la fuoriuscita di parte del nucleo polposo, una condizione che compromette la funzione della colonna, così come la mobilità e, in caso di persistenza o trascuratezza del problema, la qualità della vita. Le protrusioni, al contrario di quello che comunemente si pensa, non sono invece ernie di entità minore, ma prominenze discali della porzione esterna l’anulus fibroso. La gravità e la dolorosità di ernie e protrusioni sono dovute alle posizione delle stesse. Se infatti il fenomeno è localizzato in un canale interessato dal passaggio di una radice nervosa, come ad esempio il nervo sciatico, la sintomatologia sarà violenta ed estesa anche agli arti inferiori. Proprio per questo motivo, una protrusione localizzata in una sede “sensibile” può determinare un dolore maggiore rispetto a un’ernia che non impegna il canale in cui passano le radici nervose, chiamato forame. La sintomatologia, così come il dolore a essa associato, è pertanto in più stretta correlazione con la sede della protrusione o dell’ernia piuttosto che con le dimensioni del fenomeno. Il mal di schiena, infine, può essere una condizione dovuta anche a fenomeni estranei a ernie o protrusioni, come ad esempio le infiammazioni delle articolazioni della colonna, genericamente in associazione all’artrosi. In questi casi il dolore si manifesta “a freddo”, tendendo a ridursi dopo una moderata attività fisica e ripresentandosi a fine giornata o dopo una intensa attività. Ne è un esempio classico il dolore associato al passaggio dalla posizione sdraiata a quella seduta, oppure in piedi. In presenza di queste infiammazioni, azioni semplici come scendere dalla macchina, alzarsi da letto o lavarsi la faccia diventano dolorose. Dottore, una volta stabilita la causa e la localizzazione del problema, come si procede al trattamento non chirurgico, e come questo risolve il problema? Il trattamento chirurgico può ancora rappresentare una scelta fondamentale, ma solo nella gestione dei casi più emergenziali in cui il rischio di un danno nervoso diventa concreto. In tutti le altre situazioni, oggi, si può ricorrere a procedure risolutive non invasive. Il punto di riferimento è “Villa Sandra”, il più avanzato centro per il trattamento della colonna vertebrale, specializzato in tecniche non chirurgiche sotto guida TAC. Nucleolisi, radiofrequenze e discectomie laser sono le terapie in grado di unire minima invasività e massima efficacia. Su oltre 10000pazienti trattati personalmente con queste tecnologie, nell’90% la risoluzione del dolore è stata, infatti, rapidissima. A tutto vantaggio di una ritrovata qualità della vita. I termini medici che utilizza, a noi che non siamo del settore, ingenerano un certo timore. Può spiegarci come funziona una seduta di Nucleolisi? Le procedure sono eseguite in regime ambulatoriale o day surgery e non necessitano di anestesia generale o sedazione. Il paziente viene disteso sul lettino della TAC, quindi si procede alla valutazione preliminare tramite scansione. Determinata la sede e la patologia da trattare, nonché l’accesso cutaneo più adeguato, si procede, senza alcun dolore da parte del paziente, a raggiungere il disco vertebrale tramite un sottilissimo ago sotto guida TAC. Una volta raggiunto lo spazio discale, si procede a una piccola anestesia locale per evitare qualunque disagio al paziente. Il passo successivo è quindi la somministrazione di una piccola quantità di miscela gassosa composta di Ossigeno e Ozono. Grazie a quest’ultimo, l’ernia viene disidratata, ottenendo la graduale riduzione del suo contenuto e della compressione dell’ernia sulla radice nervosa, consentendo una riduzione tempestiva del dolore e della sintomatologia già nelle prime ore successive al trattamento. Oggi non ha più senso convivere con il mal di schiena, di qualunque tipo ed entità esso sia. Con le tecniche di ultima generazione, finalmente è possibile liberarsene senza interventi invasivi, senza ricoveri ospedalieri e senza lunghi periodi di riabilitazione. In definitiva oggi si può trovare un immediato sollievo al mal di schiena ed ai disturbi collegati ad ernie discali e protrusioni. Basta scoprire come, rivolgendosi direttamente al Dott. Armando Conchiglia Neuroradiologo Interventista Spinale – www.spinesolution.it. È chiaro che lo sport della bici richiede una particolare attenzione alla postura della schiena, in modo da prevenire disturbi e fastidi anche agli arti e poter godere delle uscite con gli amici. Stare bene inizia sempre dalla prevenzione.